Il blocco quinquennale della mobilità: una grave ingiustizia.
Comunicato stampa
IL BLOCCO QUINQUENNALE DELLA MOBILITÀ: UNA GRAVE INGIUSTIZIA. PER LO SNALS-CONFSAL OCCORRE VOLTARE PAGINA E APRIRE UN CONFRONTO SU NUOVE BASI
Il blocco quinquennale della mobilità dei docenti è stato introdotto dalla Legge n. 159 del 20 dicembre 2019 e interessa i neo-immessi in ruolo nel corrente anno scolastico 2020/21 a prescindere dal canale/graduatoria di reclutamento (GAE, Concorsi 2016, Concorsi 2018, “call veloce”) e a prescindere dall’ordine di scuola, gli assunti da DDG 85/2018 (FIT) per l’a.s. 2019-2020 e da DM 631/2018.
Lo Snals-Confsal ha posto all’ordine del giorno della mobilità, come condizione imprescindibile, la deroga al blocco di permanenza sulla scuola, avente un connotato discriminante nei confronti del personale.
La cancellazione dei vincoli sulla mobilità territoriale rappresenta tra l’altro una misura necessaria nell’attuale situazione di gestione dell’emergenza sanitaria.
Lo Snals-Confsal proporrà il ripristino della mobilità garantendo gli spostamenti tra province. Dovrebbero poi essere previste graduatorie provinciali in modo da avere assegnazioni più vicine alla residenza e ai nuclei familiari dei supplenti.
Il Ministro deve poi dimostrare di voler realmente voltare pagina, aprendo immediatamente un tavolo di confronto sulla necessaria revisione delle norme che presiedono alla determinazione degli organici, per assicurare finalmente un regolare avvio del prossimo anno scolastico.
L’attuale emergenza sanitaria impone di valorizzare il ruolo della scuola come agenzia educativa estendendo l’obbligo di istruzione e garantendo la qualità dei percorsi formativi e la funzionalità delle procedure di reclutamento.
Ci auguriamo che il Ministro prenda atto di tale necessità consentendo, con scelte condivise, la restituzione alle scuole dell’armonia necessaria al superamento delle presenti difficoltà.
Il Segretario Generale Elvira Serafini