Intervista al segretario generale SNALS Elvira Serafini: il confronto al Ministero
Concorsi, Serafini: chiediamo che parta anche procedura solo abilitante, valorizzare servizio, rivedere compensi commissari. Chiusura dal Ministero
Concorsi scuola: “si è concluso il primo confronto con il MIUR con una totale chiusura del ministero nei confronti delle nostre richieste in ordine agli imminenti concorsi nella scuola.”
Queste le parole della segretaria generale dello Snals Elvira Serafini subito dopo il confronto con il Ministero su reclutamento e concorsi.
Il confronto al Ministero
Il Ministero ha presentato le bozze dei concorsi: straordinario secondaria I e II grado, ordinario I e II grado, infanzia e primaria.
Per quanto riguarda il concorso straordinario, come già anticipato dalla nostra redazione, sono previsti due bandi. Uno riservato ai docenti con servizio esclusivamente nella scuola secondaria statale, che partecipano per i 24.000 posti a ruolo, l’altro per i docenti con servizi finalizzati alla procedura di abilitazione.
Il Ministero accelera sul primo dei bandi, mentre non ha ancora presentato la bozza per il secondo che, inevitabilmente slitterebbe.
Segretaria Serafini, perché la rottura nel confronto? Quali le posizioni
La nostra posizione è coerentemente ferma agli impegni assunti dal ministero nel verbale di conciliazione del 19 dicembre scorso, redatto a seguito della proclamazione dello stato di agitazione da parte nostra e degli altri sindacati rappresentativi del Comparto. 2
Quali le vostre richieste concrete in questa fase?
In sostanza abbiamo semplicemente chiesto che la procedura straordinaria comprendesse anche il concorso ai soli fini abilitanti, aperto anche ai partecipanti al concorso straordinario, con requisiti differenziati per il personale di ruolo e per coloro che vantano i servizi su posto di sostegno e sono in possesso dei titoli di studio validi per l’accesso alle classi di concorso.
In considerazione della particolare tipologia di destinatari abbiamo chiesto di valorizzare in maniera significativa i titoli di servizio e di ridurre numero e difficoltà dei quesiti, da svolgere in tempi più ragionevoli e da estrarre da una banca dati pubblica.
Riteniamo pure che vadano rivisti i compensi dei commissari e quantomeno siano previste forme di esonero dal servizio per i componenti.
Di fronte a tali richieste che discendono tra l’altro da considerazioni generali frutto di accordi e intese già sottoscritti ci siamo trovati di fronte ad una chiusura totale.
Cosa farete adesso?
Spiace rilevarlo ma siamo costretti a ritenere che si voglia lo scontro con le parti sociali.
Siamo pronti ad adottare le decisioni conseguenti e ad assumere tutte le iniziative di mobilitazione e di lotta necessarie ad imporre il rispetto degli impegni sottoscritti.
Ci muoveremo in un’ottica unitaria con gli altri sindacati rappresentativi che crediamo possano condividere con noi la valutazione estremamente negativa delle posizioni del MIUR.