Dimissioni del ministro fioramonti, occorre chiarezza sul futuro della scuola
ROMA, 27 dic. 2019 – Abbiamo appreso delle dimissioni del Ministro Fioramonti con relativa sorpresa.
Le dimissioni ci sembrano la naturale conseguenza delle scelte politiche del governo che non ha mantenuto gli impegni assunti con i sindacati per il rilancio degli investimenti nel settore della scuola e in quello più generale del Comparto Istruzione e Ricerca.
Nel decreto scuola infatti non si trova alcuna previsione sui percorsi abilitanti riservati a chi lavora da anni nelle scuole e che noi consideriamo un fattore fondamentale per assicurare alla scuola continuità didattica ed efficacia formativa.
Le risorse stanziate con la legge di stabilità sono infatti insufficienti per avviare il rinnovo del CCNL e risultano del tutto inadeguate per lo sviluppo dei settori dell’università e della ricerca.
Attendiamo dal governo ed in particolare dal Presidente del Consiglio e dal Ministro dell’Economia indicazioni precise sulla rotta che si vuole intraprendere, fin dalla elaborazione del prossimo documento di programmazione economica e finanziaria.
Pur considerando coerente la decisione del Ministro Fioramonti riteniamo che la soluzione dei problemi del sistema di istruzione e formazione in Italia non possa essere confinata nello spazio delle polemiche politiche ma debba essere ricondotta alla necessità non più rinviabile del reperimento di nuove risorse finanziarie insieme all’avvio di una seria riforma degli assetti didattici ed organizzativi della scuola che restituisca a questa la sua dimensione di comunità e la piena collegialità delle sue decisioni.